Mobilità sostenibile
La mobilità sostenibile, nella definizione riportata nella strategia europea in materia di sviluppo sostenibile approvata nel 2006 dal Consiglio Europeo, ha l’obiettivo di garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente.
Il tema della mobilità sostenibile rappresenta uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito delle politiche ambientali locali, nazionali e internazionali volte a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci.
Gli strumenti per raggiungere reali risultati nello sviluppo della mobilità sono la tecnologia, l’innovazione e il buonsenso delle persone.
Vediamo alcuni motivi per incoraggiare quest’ultima.
Lo sviluppo di una mobilità più smart e sostenibile prevede la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Infatti, attualmente l’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente è molto elevato, le sole infrastrutture sono responsabili di livelli di rumore eccessivi, e strade, ferrovie ed aeroporti sono sicuramente tra le fonti principali di disturbo che provocano anche conseguenze alla salute umana.
La mobilità sostenibile ed intelligente non è giovevole solo all’ambiente, ma è conveniente anche per le persone. Trasporti innovativi, integrati nel territorio ed efficienti permettono ai cittadini di risparmiare tempo, ma anche di ridurre i costi, sia individuali che collettivi.
In Europa, molti Paesi hanno attuato con successo dei piani di sviluppo sostenibili. Per esempio, a Budapest, sono stati completati ben 300 km di piste ciclabili in tutta l’area metropolitana e suburbana, realizzate 76 stazioni di bike sharing e predisposto un parco bici da 1.100 mezzi.
In Italia, il cammino verso la mobilità sostenibile è ancora tortuoso, l’unica città che sta attuando delle politiche d’intervento è Milano, investendo molte risorse nella sfida alla rigenerazione urbana e nella lotta alle emissioni per il miglioramento della qualità dell’aria.
Al momento, bisogna solo attendere e vedere se entro il 2035, (che indica la fine della mobilità come l’abbiamo conosciuta fino ad ora) questi cambiamenti avverranno.